Progetto finanziato con il Piano Sviluppo e Coesione Veneto
Progetto finanziato con il Piano Sviluppo e Coesione Veneto – FSC 2021-2027 Stralcio (Delibera CIPESS 79/2021) -Area tematica 01 Ricerca e Innovazione – Settore 01.01 Ricerca Sviluppo
Titolo del progetto: “Nuovi Dispositivi e metodologie oggettive mediante sensori di pressione ed evacuazione per il trattamento e la cura delle patologie della Parete Toracica “Pectum Escavatum e Pectum Carenato””
Orthomedica ha portato a termine con successo un innovativo progetto per la cura delle patologie della parete toracica, in particolare del “Pectus Excavatum” e del “Pectus Carinatum”. Il progetto, della durata di 17 mesi, ha previsto lo sviluppo di nuovi dispositivi e metodologie basate su sensori di pressione e suzione, in collaborazione con l’Università di Padova – Dipartimento di Ingegneria Industriale.
Le patologie toraciche, come il Pectus Excavatum e il Pectus Carinatum, colpiscono circa un adolescente su 300-400 in Italia, causando deformazioni strutturali dello sterno. Prima dell’avvio del progetto, i trattamenti disponibili erano limitati a dispositivi standardizzati, che non offrivano comfort e monitoraggio personalizzato, rendendo difficile per i medici valutare con precisione l’efficacia delle terapie.
Orthomedica ha potuto sviluppare dispositivi ortopedici personalizzati, dotati di tecnologie di monitoraggio avanzate, che permettessero un controllo continuo e oggettivo del trattamento.
Grazie all’uso di materiali innovativi, come polimeri biocompatibili, e all’integrazione di tecnologie digitali avanzate, Orthomedica è riuscita a realizzare prototipi funzionali che hanno superato le fasi di test su manichini e pazienti. Il “Vacuum Bell” e il corsetto per Pectus Carinatum sono stati progettati in modo da essere personalizzabili in base alle dimensioni e alla conformazione fisica del paziente, migliorando notevolmente il comfort e l’efficacia del trattamento.
Uno dei risultati più significativi è stato l’oggettivazione del monitoraggio terapeutico. Grazie ai sensori integrati e a una app dedicata, i medici possono ora controllare in tempo reale i dati raccolti durante il trattamento, permettendo aggiustamenti immediati e migliorando la prognosi dei pazienti.
Il progetto garantisce un impatto significativo sia a livello clinico che industriale.
Grazie alla tecnologia sviluppata, si prevede che tra le 3.000 e le 6.000 persone nel solo Veneto potranno beneficiare di questi dispositivi, riducendo tempi di trattamento e migliorando la qualità della vita senza dover ricorrere alla chirurgia invasiva.
L’importo del sostegno pubblico concesso è pari a € 71.288,00.